Il Problema delle Risaie

Sebbene l’aspetto che ci preme maggiormente rispetto alle risaie è quello legato alla proliferazione delle zanzare in questi ambienti, questo sistema di coltivazione può essere a ragione considerato uno di quelli più impattanti dal punto di vista ambientale:

  • CONSUMO D’ACQUA ELEVATO
    Le risaie richiedono circa 15.000-20.000 mc di acqua per ettaro, il che significa circa 3.000-5.000 litri di acqua per ogni chilogrammo di riso prodotto. Da qui la richiesta da parte dei risicoltori di realizzare nuovi invasi, con ciò che essi comportano sia nella gestione dell’acqua sia in termini di impatti ambientali, sia in termini di costi per la collettività;
  • GAS SERRA
    La biomassa prodotta nelle risaie genera gas metano (CH4) in grandi quantità
  • BIODIVERSITÀ VEGETALE
    Le risaie si estendono oggi per circa 200mila ettari di territorio, soprattutto in Piemonte e per una piccola parte in Lombardia. Il sistema alternato di sommersione e asciutta impedisce la crescita di altre varietà vegetali autoctone.
  • BIODIVERSITÀ ANIMALE
    I cicli di sommersioni e asciutte intrappolano e uccidono numerosi animali come rane e pesci, favorendo invece la proliferazione di specie infestanti come le zanzare. 

– Le risaie che sorgono su terreni ufficialmente classificati ad alta vulnerabilità e sono certamente corresponsabili della diffusione di derivati azotati della fertilizzazione e degli erbicidi sia nelle acque superficiali che profonde;

– Le risaie come già detto sono la principale sorgente di proliferazione e diffusione delle zanzare che condizionano salubrità, sviluppo e più in generale qualità della vita in ampie aree della Regione e più in generale in tutto il nord ovest italiano considerando anche la naturale contiguità e continuità di queste coltivazioni nel territorio Lombardo. Da almeno undici anni la Regione tenta di svolgere una lotta efficace ma senza alcun risultato tangibile ed ogni anno nel periodo estivo si moltiplicano le contestazioni nei territori infestati.

Ed ancora : il cambiamento del microclima locale dovuto alla evaporazione, i rischi per la salute connessi alla potenziale diffusione di malattie diffuse dalle zanzare e, come detto, la coltivazione di una pianta tropicale in un ambiente come la pianura Padana che ancora non si può definire tropicale ci fanno ritenere che oggi la risaia gestita con le cosiddette sommersioni alternate sia da ritenersi in assoluto il sistema di coltivazione più impattante sull’ambiente.

Chi volesse informarsi meglio sulla questione delle zanzare in generale, inclusi i principali rimedi per combatterle in casa e all’esterno, suggeriamo il sito Zerozanzare.it